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Origine degli uccelli

origine degli uccelli

 Nel 1861 il paleontologo tedesco Hermann von Meyer segnalò la scoperta di una piuma di uccello nel calcare litografico del Giurassico superiore di Solnhofen, in Baviera; pochi mesi dopo venne scoperta nello stesso giacimento una lastra con lo scheletro e le impronte delle piume di quello che verrà chiamato Archaeopteryx lithographica von Meyer.
 Questo strano animale venne subito classificato come uccello perché era indiscutibilmente ricoperto di penne e di piume, ma aveva uno scheletro altrettanto indiscutibilmente da rettile. Tale fatto rendeva l'Archaeopteryx un anello di congiunzione fra due classi, i Rettili e gli Uccelli, e la sua scoperta fu quindi provvidenziale per la teoria di Darwin, pubblicata solo da qualche anno, che avrebbe visto proprio nelle evidenze paleontologiche il suo punto di forza.

 Dopo quella prima scoperta altre ne seguirono e oggi si conoscono almeno 5 esemplari, tutti provenienti dalla stessa formazione. Anche se questi primitivi Uccelli ci mostrano uno stadio intermedio di evoluzione, noi ancora non sappiamo come sia avvenuto il passaggio da Rettili terrestri, eterotermi, a Uccelli volatori, omeotermi. Verso la fine dell'Ottocento lo studio dei resti fossili del Giurassico faceva ritenere che gli Uccelli avessero avuto origine da una razza di Rettili bipede, arboricola, vivente in foresta e oggi gli autori più accreditati sostengono che questi Rettili devono essere i Tecodonti, di cui Euparkeria del Trias dell'Africa australe deve essere stata una forma ancestrale.   Vi è però chi, come l'americano John Ostrom, ritiene che le penne si sono formate, come modificazioni delle scaglie dei Rettili, non per aumentare la superficie del corpo per il volo, ma come elementi termoregolatori in un gruppo di Dinosauri divenuti omeotermi. Secondo Ostrom gli Archaeopteryx non erano arboricoli e volatori ma corridori e saltatori, che chiudevano anteriormente le ali, come se battessero le mani, per catturare gli insetti, o che saltavano addosso alle loro prede servendosi degli artigli delle dita presenti sulle ali.

 Veramente gli Archaeopteryx sono molto primitivi: hanno vertebre che si articolano fra loro con faccette concave, come nei Rettili, e sei di queste sono saldate per formare l'osso sacro. Una lunga coda, sulla quale erano inserite in file parallele e opposte le penne, serviva loro da organo di equilibrio per il salto o il volo. Gli arti anteriori, anch'essi ricoperti in parte di penne, hanno tre dita che terminano ad artiglio, con metacarpi e falangi libere e con il pollice opponibile. Gli arti posteriori e la cintura pelvica assomigliano a quelli degli Arcosauri. Il cranio è rettiliano, con scatola cranica e orbite piuttosto piccole, con premascellari e frontali molto più corti che negli Uccelli attuali e con denti aguzzi nei mascellari e nella mandibola.

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