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Anatomia degli
Uccelli
Le caratteristiche anatomiche comuni a tutti gli uccelli sono:
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Il becco corneo privo di denti. Esistono differenti tipologie di becco, in base al comportamento alimentare proprio della specie di uccello: a spatola, a cesoia, ad uncino,
ecc...
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Mancanza di un vero e proprio naso: le narici si aprono direttamente sulla superficie superiore del becco.
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Presenza di una palpebra accessoria, la "Membrana nittitante", per ulteriore protezione dell'occhio.
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Mancanza di un vero e proprio orecchio. Gli uccelli dispongono di aperture ai lati del capo, nel sito ove i mammiferi possiedono le orecchie, atte a captare i suoni. Alcune specie (gufi, civette, barbagianni, allocchi) possiedono tali fori non simmetrici, ma sfalsati, in modo da captare sia la direzione dei suoni sia sul piano orizzontale (come nei mammiferi), sia sul piano verticale, caratteristica molto utile per i predatori notturni.
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La deposizione di uova dal guscio duro fatto di carbonato di calcio.
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Cuore a due atrii e due ventricoli. La frequenza del battito cardiaco è più elevata di quella dei mammiferi per consentire il dispendio energetico connesso al volo.
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Presenza di piume sul corpo. Le piume fungono da isolante termico verso l'ambiente esterno, esattamente come fanno i peli per i mammiferi. In alcune specie (cigni, anatre, oche, etc.) servono anche per rendere impermeabile all'acqua il piumaggio sottostante, isolando ulteriormente il corpo dell'animale dalla temperatura esterna e facilitandone anche il galleggiamento.
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Presenza di penne sopra le piume che permettono un miglior controllo del volo.
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Omeotermia possono perciò mantenere costante la temperatura corporea, esattamente come i mammiferi e, stando ai recenti studi, i dinosauri.
L'abilità al volo non è una proprietà caratterizzante della classe, poiché esistono uccelli inetti al volo (ratiti, pinguini, molte specie insulari) ed altri animali volatori (pipistrelli, molti insetti).
La maggior parte degli uccelli è diurna ed erbivora, nutrendosi di semi, nettare, germogli o frutta; esistono però anche specie notturne (come i succiacapre o i gufi) e/o carnivore (i già citati gufi, i rapaci), dove per carnivoro si può intendere un animale che si nutre di insetti, pesci od altri vertebrati.
Alcune specie di uccelli sono stanziali, rimangono cioè nella stessa zona durante tutto l'arco dell'anno: in paesi temperati od inospitali, durante la stagione fredda molte specie di uccelli tendono a migrare verso climi più miti, dove nidificare, per poi tornare nel paese d'origine.
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Gli uccelli non urinano, ma i nitrati vengono filtrati nei reni espulsi dalla cloaca sottoforma di cristalli di acido urico (la parte biancastra degli escrementi).
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Il sistema respiratorio degli uccelli è estremamente complesso: il 75% dell'aria appena entrata nelle vie respiratorie viene immediatamente bypassata verso una sacca dietro i polmoni (i "Sacchi aerei") e in collegamento con le ossa, che essendo cave vengono riempite d'aria. Durante l'espirazione, la sacca viene compressa e l'aria incanalata nei polmoni, e così l'uccello riceve un'ulteriore approvvigionamento d'ossigeno. Questo consente ad alcune specie di volare ad altezze inimmaginabili, dove la concentrazione di ossigeno è estremamente rarefatta. Alcune oche egiziane sono state reperite a 18.000 metri d'altezza.
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Il sistema nervoso è abbastanza sviluppato: la parte più sviluppata è quella addetta al controllo del volo, mentre il cervelletto è addetto al monitoraggio dei movimenti e degli istinti riproduttivi (corteggiamento, costruzione del nido) e del comportamento in generale. Gli occhi sono ben sviluppati e a seconda della specie possono essere posti lateralmente per una visione ampia del territorio circostante, frontalmente per una maggiore precisione nell'atterraggio e nella misura delle distanze, o una combinazione delle due precedenti.
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L'apparato digerente è provvisto di uno stomaco come quello dei mammiferi, atto a sciogliere il cibo ingerito mediante l'azione dell'acido cloridrico concentrato e dell'enzima proteolitico pepsina. Ma, essendo gli uccelli sprovvisti di denti, essi dispongono di un secondo stomaco, lo "Stomaco trituratore" che è interposto tra l'esofago e lo stomaco propriamente detto, il quale ha il còmpito di triturare il cibo vicariando così l'azione dei denti. A tale scopo, gli uccelli spesso ingurgitano volontariamente piccoli sassi che incamerano nello stomaco trituratore, come, del resto facevano i dinosauri, stando alle recenti scoperte.
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L'apparato scheletrico dev'essere il più leggero possibile, per permettere il volo. Così alcune peculiari adattamenti evolutivi sono insorti, quali la modifica dello sterno che si è appuntito a formare la carena più aerodinamica e maggiormente adatta all'inserzione dei potenti muscoli alari. Inoltre, le ossa sono leggere e prive di midollo osseo, il che permette una maggior leggerezza per il volo, ma, al contempo, impedisce la riparazione delle fratture ossee eventuali. Le "ossa pneumatiche", inoltre, non consentono l'ematopoiesi" (la produzione delle cellule del sangue), riservata al fegato ed alla milza. Infine, la superficie della gabbia toracica è amplissima rispetto al corpo dell'animale: in paragone alla carporatura propria è come se l'uomo avesse una gabbia toracica larga 2 metri.
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L'apparato visivo è il migliore che si possa reperire nel mondo animale: un'aquila riesce a vedere a 360 km di distanza, mentre un gufo riesce a vedere perfettamente nel buio più assoluto (grazie ad un sistema di amplificazione oculare della luce notturna).
Il
Sistema digestivo degli uccelli
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