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Origine dei canarini

isole canarie

Il canarino (Serinus canaria), come il nome fa intuire, è originario delle Isole Canarie, dove sono presenti circa 90.000 coppie, anche se in realtà il nome delle stesse isole si pensa derivi dal termine latino insulae cannariae ("isole dei cani"), attribuito dai romani per la grande presenza di cani.
Dalle isole canarie, dopo la scoperta nel 1402 effettuata da parte di Jean di Bethencourt, i canarini, visto il loro veloce adattamento alla vita in gabbia, vennero catturati e trasportati in massa nel territorio spagnolo e ben presto il loro allevamento divenne un'industria redditizia e fiorente. I canarini venivano venduti dagli spagnoli a peso d'oro, tanto che si dice venissero esportati solo i maschi ed uccise le femmine non necessarie alla riproduzione, in modo da mantenere lo status quo.
La leggenda narra che una nave spagnola nel naufragare davanti le coste dell'isola d'Elba e quindi della Toscana, liberò sia femmine che maschi di canarino e permise a questo di espandersi sul territorio europeo... ma questa è una leggenda... altre voci narrano che gli stessi spagnoli cedessero femmine in occasione di grandi accordi internazionali, fatto sta che in un modo o nell'altro il monopolio spagnolo ben presto finì ed il canarino iniziò ad essere allevato in tutta Europa.
L'allevamento del canarino in un primo tempo, venne intrapreso dalla parte più ricca e aristocratica della società, che si vantava del possesso di questo vivace volatile. Presto però il possesso dei canarini si allargò a tutti gli strati della popolazione, dove sia per passione che per sport o ricerca, portògli allevatori alla necessità di incontrarsi e confrontarsi, avendo come effetto la fondazione delle prime Società Ornitologiche, e l'organizzazione delle prime mostre di ornitologia.

foto d'epoca

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