Combattiamo gli acari
a cura di Biagio D'Amore
Esistono quattro tipi di acari:
-
acaro rosso;
-
acaro della piuma;
-
acaro delle zampe;
-
acaro respiratorio.
Acaro rosso
L'acaro rosso è il più pericoloso e può portare alla morte i canarini colpiti, specialmente i piccoli appena
nati.
Si nasconde sia nelle gabbie, molle, mangiatoie e posatoi, che nei muri dell'allevamento, attaccando i canarini solo di
notte, nel periodo primaverile ed estivo scomparendo con i primi freddi.
Per verificare la presenza si possono sbattere i posatoi su un pezzo di carta bianco ed in caso di presenza dell'acaro
si vedranno dei puntini rossi o grigi; oppure coprendo la gabbia con un panno bianco la sera, il mattino si possono
sempre scorgere la presenza degli acari.
L'acaro assume una colorazione rossa solo dopo aver succhiato il sangue dai canarini, rendendoli irrequieti.
Dopo aver scoperto la presenza dell'acaro bisogna disinfettare i locali e le gabbie con delle sostanze
acaricide spray.
Naturalmente la prevenzione è l'arma migliore per sconfiggere l'acaro, nei nostri allevamenti usiamo già da
alcuni anni il frontline che è applicato direttamente sul collo dei canarini nella dose di una goccia per canarino.
Tale trattamento è da compiere ogni 3-4 mesi evitando di applicarlo sui novelli d'età inferiore ai due mesi.
L'unica accortezza da usare è di non mettere a disposizione il bagnetto per almeno 5-7 giorni
dall'applicazione del frontline.
Possiamo affermare che utilizzando tale prevenzione nei nostri allevamenti non si sono più verificati episodi
d'infestazione da acari rossi.
Acaro della piuma
L'acaro della piuma è di colore grigio e colpisce come si può intuire le piume, dove si annida danneggiandole e
provocandone la caduta: questo tipo d'acaro si nutre, infatti, delle parti basali delle penne escluse remiganti e
timoniere.
Il canarino colpito da tale parassita normalmente sfrega le piume con il becco danneggiandole ancor di più.
Questo tipo d'acaro è presente sia di giorno sia di notte, quindi per verificarne la presenza è sufficiente
prendere i soggetti e soffiare sotto le piume dove si annidano.
La cura e la prevenzione sono le stesse che si applicano per l'acaro rosso.
Acaro delle zampe
L'acaro delle zampe colpisce le stesse facendole arrossire e gonfiare, e se non curata in tempo può causare la perdita
delle unghie ed addirittura dell'arto completo.
Non è facile da scoprire perché a prima vista si può confondere con la puntura di una zanzara, ma se dopo un
trattamento degli arti con una pomata antinfiammatoria il canarino non migliora, si può sospettare che si tratti
dell'acaro delle zampe. In questo caso è sempre meglio consultare il proprio veterinario il quale saprà indicarvi
il trattamento migliore per l'acaro delle zampe.
Eseguire un'accurata pulizia delle gabbie e dei locali, l'utilizzo di foractil spray per disinfettare le zampe dei
soggetti sani, mentre per i canarini colpiti bisogna seguire la seguente terapia per circa quindici giorni: il mattino si
applica la pomata Eurax che migliora la circolazione sanguinea, mentre la sera si utilizza
Lessavengel.
Curati in tempo i canarini colpiti dall'acaro delle zampe guariscono completamente nell'arco di 15-20 giorni.
Acaro respiratorio
L'acariasi respiratoria è una malattia causata da un acaro che vive nei bronchi e nella trachea dei canarini
riproducendosi in tempi abbastanza brevi.
La trasmissione della malattia avviene per via diretta, tramite le imbeccate e per linea indiretta attraverso il
cibo e l'acqua anche perchè il soggetto contaminato elimina le uova degli acari tramite le feci o attraverso dei
colpi di tosse.
I sintomi della malattia sono difficoltà respiratorie ed emissione di muco dalle narici. Il canarino colpito dalla
malattia respira a becco aperto con colpi di tosse seguiti da movimenti ritmici della coda ed avvicinando l'orecchio al
becco del canarino si sente un rumore metallico.
La forte emissione di muco dalle narici può portare alla morte dei canarini per soffocamento essendo essi già
fortemente debilitati da un calo d'appetito con una conseguente perdita di peso.
Per diagnosticare con sicurezza la malattia è meglio rivolgersi ad un veterinario che in caso di morte di un
soggetto può con l'autopsia individuare con facilità la presenza degli acari nella trachea.
La cura migliore per l'acariasi respiratoria è l'impiego dell'ivermectina (nome commerciale ivomec) diluito in
glicole propilenico in rapporto di 1:9.
L'ivomec così ottenuto va somministrato direttamente nel becco del canarino in ragione di una goccia ognuno usando un
contagocce.
Una prima somministrazione del farmaco non risolve definitivamente il problema e si può dopo una decina di
giorni ripetere il trattamento.
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